Appuntamento inaugurale | in Sal-8 con Monginevro Cultura

Sabato 12 Ottobre 2019 | ore 17.00 | Ingressso Libero
Giuseppe Fabio Scurto presenta la sua raccolta poetica “Istanti d’animo”

Monginevro Cultura | Stagione Culturale 2019/2020
Nel Piccolo Sal-8 di Via Luserna 8, Torino
Appuntamento inaugurale | in Sal-8 con Monginevro Cultura
Sabato 12 Ottobre 2019 | ore 17.00 | Ingressso Libero.
Giuseppe Fabio Scurto
“Istanti d’animo”, raccolta poetica | Esordio letterario del poeta Giuseppe Fabio Scurto
Presentazione della sua raccolta di liriche.
Stacchi musicali di Beppe Novajra. Coordina Sergio Donna.

Al termine, brindisi con l’Autore e degustazione di Amaretti di Mombaruzzo.

Al Piccolo Sal-8 di Via Luserna 8, Torino

Sabato 12 Ottobre 2019, ore 17.00 | Ingresso libero

Esordio letterario del poeta Giuseppe Fabio Scurto

Presentazione della raccolta “Istanti d’animo”

 

Giuseppe Fabio Scurto, di Piossasco (To), è poeta da sempre, e i suoi versi hanno la freschezza dell’aria che accarezza le pendici del vicino Monte San Giorgio, la limpidezza delle acque del Sangone, o la tersezza del cielo del placido borgo ai piedi delle Alpi Cozie. Non ci si inventa poeti solo perché si pensa di pubblicare una prima raccolta di poesie.

Per tutti i poeti c’è un momento in cui si decide di mettere a disposizione dei lettori i propri versi e di aprirsi al mondo senza segreti. Scurto lo fa con quel pudore che caratterizza ogni sua lirica, e coerentemente con il suo concetto di amore, che è pudicizia, candore, delicatezza e rispetto per chi si ama (pudore che talora può anche rappresentare un limite, in quei momenti in cui non è più sufficiente esternare l’amore soltanto con uno sguardo, ma diventa necessario renderlo più esplicito e sensuale, con le parole o con un bacio).

Scurto mette le mani avanti: «Nella mia poesia non cercate né la rima, né la metrica: la mia è poesia ‘svincolata’»: poesia in libertà, dunque, nel senso più nobile, ma che resta una poesia pregnante di metafore efficaci e di termini ricercati, illuminati dal candore della “sincerità”, in un mix di energia e di leggerezza nel verso.

La poesia di Giuseppe Fabio Scurto nasce dall’esigenza di “imbrigliare” uno stato d’animo “unico”, cogliendone l’attimo irripetibile, per immortalarlo e riversarlo in poesia. Il verso diventa così, da un lato, liberazione di un “istante d’animo”, e dall’altro, esternazione, affinché – cristallizzato – il verso venga condiviso.

È davvero sorprendente come le 58 poesie della raccolta, esposte in ordine alfabetico di titolo, appaiono al lettore come in un ordine sistematico, al punto di chiedersi se le poesie siano state posizionate lì dove sono, non in base ai titoli, ma nella logica di un percorso escatologico preciso, che conduce il lettore verso lo stato d’animo “finale” del poeta, che è la sommatoria di tanti istanti d’animo irripetibili, da lui “imbrigliati” in ogni lirica. Un cammino poetico verso un inevitabile spleen melanconico finale, che può apparire come una rassegnata resa al destino. Ma non è così: il poeta, con la valvola di sfogo della poesia, sa sublimare i suoi momenti di ansia e di tristezza, e filtrare il suo dolore, trovando ogni giorno nuovi spunti, nuovi sproni, una rinnovata forza morale per affrontare le inevitabili e quotidiane difficoltà della vita. E rimettersi in gioco.

Scurto è poeta costantemente immerso nell’amore, del cui rigenerante potere taumaturgico non può fare a meno. Amore talora effimero, o sfuggente, o appena sfuggitogli dalle mani, semplicemente per aver troppo spesso tenuto testa alle pulsioni e alla voluttà: sliding doors inopportunamente aperte o chiuse, un attimo di troppo – prima o dopo – e di cui non resta che il rimpianto. Al poeta non resta allora che elaborare le sue delusioni e i suoi lutti e cercare quel conforto (che non sempre trova) nei ricordi degli attimi di serenità, in quelle schegge di spensieratezza che l’amore pur gli ha elargito e tuttora gli elargisce. Come l’amore che lo rende orgoglioso di essere padre, come il valore dei suoi affetti famigliari, come quei “palpiti del cuore / in risonanza col mondo / che nutre la vita”, che danno ancora un senso all’esistenza. E poi gli resta la poesia, a testimoniare istanti d’animo unici e irripetibili, e a trasmettere nel lettore suggestioni e forti impatti emotivi, impregnandolo dell’incanto di versi come questi: “Istanti d’animo / frazioni di tempo infinitesimale / in cui abbiamo contezza d’esser vivi, / disponendo di conclamate debolezze / chiamate emozioni”.

La prima raccolta di poesia di Giuseppe Fabio Scurto, “Istanti d’animo”, self-publishing dell’Autore, Inspire Communication, Torino, 2019, verrà presentata in anteprima nel Piccolo Sal-8 di Via Luserna 8, a Torino, Sabato 12 Ottobre 2019, alle ore 17, appuntamento inaugurale del calendario di incontri letterari “Monginevro Cultura fa… Cultura” per la stagione 2019/2020.

L’incontro è coordinato da Sergio Donna, che dialogherà con l’Autore. Sono previsti stacchi musicali in tema di Beppe Novajra. Al termine, brindisi con Moscato d’Asti e degustazione di Amaretti di Mombaruzzo. L’ingresso è libero.

Sarà davvero un eccellente esordio letterario, quello di Scurto. Da non perdere.

Sergio Donna | 24 Settembre 2019

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Torino, 12 Ottobre 2019
Folto pubblico, oggi, nel piccolo Sal-8 di Monginevro Cultura e tanti applausi per l’esordio poetico di Fabio Scurto, di Piossasco.
“Noi siamo la sabbia di una clessidra che scorre tra le mani del tempo”.
Può sembrare un epigramma di qualche filosofo greco. E invece è uno dei magnifici versi, pregnanti e intensi, del poeta Giuseppe Fabio Scurto, tratti dalla raccolta “Istanti d’animo”, che rappresenta il suo esordio letterario (anche se Scurto, nato nel 1978, scrive poesie già da molto tempo). Il volume, edito in selfpublishing, è elegantemente impaginato, ed è uno scrigno di poesie di qualità, una somma di “Istanti d’animo” straordinari e irripetibili: emozioni cristallizzate nei versi, rese fruibili al lettore e con questi condivise. Nelle liriche di Scurto c’è un vago spleen di fondo, ma illuminato e illuminante, che diventa ispirazione per la poesia e che nella poesia si sublima e trova una catarsi consolatoria e rigenerante per il poeta.
Sergio Donna ha dialogato con l’Autore piossaschese, in un contesto rilassato e salottiero che ha coinvolto l’attento pubblico. Scurto ha declamato alcune poesie tratte dalla silloge: la lettura si è intercalata all’esecuzione delle canzoni in tema d’amore dello chansonnier piemontese Beppe Novajra.
Davvero un promettente esordio letterario ed un ouverture di gran classe per la stagione culturale 2019-2020 degli appuntamenti in Sal-8 di Monginevro Cultura.

(Ufficio Stampa Ass. Monginevro Cultura)

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