UN POMERIGGIO CON DORIANA DE VECCHI
“PORTA DI CONFINE”
Recital-Presentazione dell’omonimo romanzo di Doriana De Vecchi
SABATO 18 MARZO 2017 | ORE 17.00 | Ingresso Libero
Con la partecipazione dell’Autrice | Canzoni di Beppe Novajra
Interviste e letture di Sergio Donna
Foresteria di Casa di Contrada San Paolo | Presidio Culturale
Officine Folk | Bagni Municipali
Via Luserna 8, Secondo Piano | Torino
NEL PICCOLO SAL-8
DI VIA LUSERNA 8
APPUNTAMENTI CULTURALI IN SALOTTO
SELEZIONATI DA MONGINEVRO CULTURA
Doriana de Vecchi è una viaggiatrice,
una fotografa, una scrittrice.
Un’anima pulsante di vitalità
ed entusiasmo.
Una porta di confine da esplorare.
PORTA DI CONFINE | Romanzo di Doriana De Vecchi
Casa editrice Kimerik
«Questo libro è la mia porta di confine. Puoi entrare, la porta è aperta.
Io sono in fondo alla stanza buia, circondata da muri di carta intonsi che scriverò ogni giorno finché avrò cuore per emozionarmi. Ti aspetto mentre ripasso i contorni dei ricordi affinché non sbiadiscano nel tempo. Danzo con le mie parole nel giorno qualunque. Osservo e ti aspetto, lettore, sulla linea che divide la realtà dell’immaginazione, tra ciò che si concede al mondo esterno e ciò che invece fa parte della propria anima.
Disegno su di un vetro appannato di respiri il simbolo dell’infinito perché vivo senza spazio e senza tempo. La copertina è la maniglia della mia porta di confine. Non sei obbligato ad aprirla. Mi chiedo solo se tu hai il coraggio di farlo».
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«Ti sei mai sentito come quando hai l’occasione irripetibile di poter realizzare
i sogni e non riesci a dire quali sono i tuoi? Ti sembra quasi ingiusta questa incapacità.
Ti senti naufragare tra mille idee da realizzare, sperando che quella occasione non sia realmente irripetibile. Voglio rivendicare il mio diritto di emozionarmi e sentirmi viva. Sai, mi capita spesso di avere la sensazione di perdere il tempo e lo spazio.
È come quando scopri di essere fuori da qualcosa, fuori da uno schema troppo stretto, fuori dal conformismo e dalla mediocrità.
È come se, per essere parte di un tutto, fosse necessario essere fuori da qualcosa, è una sensazione che mi addolora e mi compiace al contempo. Vorrei solo essere capace di soffermarmi a guardare il mio mondo dalla mia teca di vetro. E in fondo, basterebbe solo bussare».
La “Porta di Confine”di Doriana De Vecchi s’è aperta sul “mondo” intimo e personale dell’Autrice sabato 18 marzo in Via Luserna.
Esordio col botto per il primo appuntamento di un trittico di incontri “Nel piccolo Sal-8 di Via Luserna 8”, nel raccolto ma accogliente ambiente della foresteria delle Officine Folk.
Il trittico è un progetto culturale di Monginevro Cultura volto a promuovere e far conoscere artisti, poeti, scrittori e risorse culturali, artistiche e architettoniche del territorio.
Il tutto si è svolto in n ambiente intimo, salottiero, familiare, ideale per una presentazione di un libro tra amici. Molti gli amici, in effetti, che hanno gremito il “Sal-8”, in un clima disinvolto, propizio alle chiacchiere, alla lettura, e all’ascolto di esclusivi brani musicali d’Autore.
Il libro presentato è l’ultimo romanzo di Doriana De Vecchi, giovane talentuosa scrittrice con un’affermata carriera letteraria già alle spalle, che – con il coordinatore dell’incontro, Sergio Donna – ha condotto l’uditorio in un viaggio avventuroso alla scoperta di quella “Porta di confine” (questo l’avvincente titolo del libro) che separa il mondo reale dal mondo della fantasia, della libertà, della creatività, e che la De Vecchi descrive sapientemente con pagine avvincenti dal sapore onirico e magnetico.
Un percorso alla ricerca dell’equilibrio psico-fisico perfetto, in bilico tra la realtà e la fantasia, tra il mondo reale e quello dei sogni e della creatività. Lasciando alle spalle (almeno per un attimo) i condizionamenti, le maschere, i filtri, le falsità e le ipocrisia del mondo sociale e della vita reale di cui facciamo parte, ma anche il fardello dei nostri ricordi, dei rancori, dei rimpianti, per dar sfogo alla libertà, all’essenza, alla purificazione dai condizionamenti, ma anche per proiettarci verso un domani non troppo utopico, ma creativo e innovativo, che sia realistico e quindi più realizzabile.
Brani di lettura tratti dal libro, amabili scambi di opinioni tra l’autrice e il conduttore, e soprattutto l’ascolto incantevole delle canzoni in tema di Novajra, sofisticato cantautore torinese, dalle melodie raffinate e avvincenti. Questi gli ingredienti per un incontro insolito e gratificante.
Per gli intervenuti, poi, le dolcezze in cioccolato fondente (avvolgenti il palato), offerte dalla Cioccolateria artigiana del maître chocolatier Franco Garelli (atelier “Monteccone”). E per la brava Autrice, un raffinato bouquet di fiori dai colori accesi e profumati di primavera, offerto da Monginevro Cultura.
Insomma, una presentazione coi fiocchi per un’autrice originale e di talento il cui romanzo (non diciamo volutamente di più) è davvero da comprare, per poterlo leggere tutto d’un fiato.
(Ufficio Stampa Monginevro Cultura)
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