Mostra Fotografica di Vittorio Greco sui Torèt
alla Libreria “Il Ponte sulla Dora” dal 18 al 29 Novembre
I Torèt cantano e ridono alla Libreria “Il Ponte sulla Dora” di Via Pisa 46, Torino
Dopo il recital tenutosi con successo il 16 Novembre 2017, dedicato al libro “Torèt | Le fontanelle verdi di Torino”, di S. Donna, L. Casati, G. Sorrentino, G. Novajra e V. Greco, contnua alla Libreria “Il Ponte sulla Dora” la magnetica Mostra Fotografia “Torèt” di Vittorio Greco. I pannelli con le suggestive fotografie dell’artista torinese restano esposti negli accoglienti locali della Libreria di Via Pisa fino al 29 Novembre 2017.
Qui di seguito troverete il redazionale sul recital del 16 Novembre scorso:
✬ Inaugurazione Mostra Fotografica “Torèt”, di Vittorio Greco
✬ Presentazione del libro “Torèt, le fontanelle verdi di Torino”
✬ Presentazione dell’omonimo “Armanach Piemontèis 2018″ da collezione (Self publishing Ël Torèt | Monginevro Cultura, ANSMI, Nòste Rèis).
con Sergio Donna, Luisella Casati, Giovanna Sorrentino (scrittori), Vittorio Greco (fotografo) e Beppe Novajra (cantautore)
✬ Inaugurazione Mostra Fotografica “Torèt“, di Vittorio Greco
✬ Presentazione del libro “Torèt, le fontanelle verdi di Torino“
✬ Presentazione dell’omonimo “Armanach Piemontèis 2018“ da collezione (Self publishing Ël Torèt | Monginevro Cultura, ANSMI, Nòste Rèis).
con Sergio Donna, Luisella Casati, Giovanna Sorrentino (scrittori), Vittorio Greco (fotografo) e Beppe Novajra (cantautore)
Presentazione del libro “Torèt | Le fontanelle verdi di Torino” e dell’Armanach Piemontèis 2018 da collezione dedicato anch’esso ai Torèt, a cura di Monginevro Cultura, ANSMI e Nòste Rèis
“Torèt”
recital dall’omonimo libro di Sergio Donna, Luigia Casati e Giovanna Sorrentino.
Letture, spigolature, canzoni ed immagini.
Fotografie di Vittorio Greco.
Libreria “Il Ponte sulla Dora”, Via Pisa 46, Torino.
A cura di Monginevro Cultura.
Un recital ispirato al libro “TORÈT | LE FONTANELLE VERDI DI TORINO”, di Sergio Donna, Luigia Casati, Giovanna Sorrentino, Giuseppe Novajra e Vittorio Greco.
Una monografia storico-fotografica-musicale dedicata ai torèt, le tipiche e storiche fontanelle torinesi, in ghisa smaltata color verde bottiglia, disseminate nelle vie, nelle piazze e nei giardini della città.
Sono caratterizzati da una piccola testa di toro, dalla cui bocca esce un getto di acqua fresca: zampillo costante, senza soluzione di continuità, fin da quando sono stati posizionati all’angolo di una strada o sul bordo di un viale (i primi torèt fecero la loro comparsa cento e venti anni fa almeno).
Sono lì da un tempo ormai lontano, patinato. L’acqua dei torèt ha dissetato i nostri bisnonni, i nostri trisavoli; a quei torèt abbiamo bevuto da bambini, accarezzando con la mano la testa del toro, e chinando il capo sudato per sorbire l’acqua dal getto fluente, dopo una corsa ai giardini o una partita a pallone sui viali; a quello zampillo incessante, attingevano le famiglie che non erano dotate di acqua corrente in casa, riempendo secchi e bottiglie per farne scorta.
Ai torèt i conduttori di carrozze facevano abbeverare i loro cavalli. Ai torèt gli operai si rinfrescavano il volto e le braccia all’uscita dalle fabbriche; a quelle fontanelle, nei mercati, i venditori di acciughe lavavano le loro mani, intrise di scaglie di pesce; al getto dei torèt si bagnavano la fronte i carbonai e i venditori di legna. Immagini di un mondo di ieri, ma estremamente nitide e vere.
Eppure i torèt sono ancora lì, oggi come allora, per dissetare i torinesi di ogni età nelle afose giornate estive.
Oggi l’acqua è diventata un bene prezioso, raro, e tante fontanelle possono essere considerate un lusso persino per una città come Torino, che ha il privilegio di essere posizionata in un declivio ricco di falde acquifere, di fiumi e di torrenti.
Ma i torèt sopravvivono, perché sono il simbolo di una cultura che i torinesi non voglion perdere. E che incanta i turisti: in nessun’altra città al mondo sono disseminate tante fontanelle a getto continuo sul territorio urbano.
Un patrimonio culturale, tutto torinese, che deve essere difeso e valorizzato. Un valore al quale i torinesi non rinuncerebbero mai.
Ecco perché si è voluto pubblicare questo libro e realizzare questo recital: per rendere un tributo al torèt, simbolo di cultura e di storia, e farlo conoscere, anche al di fuori della nostra città e della nostra regione, e per fornire ai lettori, ai residenti e ai turisti, notizie storiche non sempre conosciute, corredandole di immagini fotografiche suggestive.
Sergio Donna
Presidente Associazione Monginevro Cultura
Storia, Cultura e Tradizioni del territorio
L’insostenibile fascino dei Torèt
Sgorga l’acqua dalla bocca dei Torèt torinesi, sgorga fresca e frusciante, giorno e notte, da più di cent’anni. Quasi una voce, un canto solitario, che fa da controcanto a quello di ogni altro torèt posizionato in un vicino giardino, o sul viale alberato, o all’angolo di una piazza. Un canto solitario e corale al tempo stesso: una melodia di storia, di ricordi, che sa di passato, ma anche di presente e di futuro.
Tutto il fascino dei torèt nel recital di Sergio Donna, Luigia Casati, Beppe Novajra e Beppe Novajra, tratto dal loro libro “Torèt | Le fontanelle verdi di Torino”.
Bello sentire le loro voci, le loro canzoni, i loro racconti, le loro spigolature sul mondo magico delle fontanelle torinesi: un racconto lungo cento anni, e che – speriamo – continuerà ad incantare e dissetare di acqua fresca, e di cultura le generazioni che verranno.
Bello contemplare quelle foto suggestive e incantevoli, immagini catturate dall’obiettivo sapiente ed artistico di Vittorio Greco.
Bello sentire le note di Beppe Novajra, raffinato cantautore torinese.
In tanti alla Libreria delle Librerie torinesi, “il Ponte sulla Dora” di Rocco Pinto, di Via Pisa 42 a Torino, per assistere ad un recital di gran classe, tutto dedicato ai Torèt, le fontanelle verdi torinesi.
Letture, canzoni, spigolature per far “cantare” e “ridere” i Torèt, e farci raccontare la storia della città al suono del loro getto continuo di un’acqua speciale, che è tra le più buone del mondo.
Tante curiosità, tante notizie, tante testimonianze nei racconti dei Torèt, piccoli monumenti urbani diffusi in ogni angolo della città, dalle piazze auliche, ai viali più decentrati delle periferie estreme.
A farsi portavoce di questi avvincenti racconti, gli autori di un libro piacevolissimo, con fotografie eccezionali:”Torèt, le fontanelle verdi di Torino”, nato dalla creatività degli autori, Sergio Donna, Luigia Casati, Giovanna Sorrentino (scrittori), Beppe Novajra (cantautore) e Vittorio Greco (fotografo).
Serate così sono belle, perchè emotivamente coinvolgenti, e perchè ti fanno scoprire cose che non sapevi, e conoscere persone che amano la città di un amore speciale. E chi c’era lo può confermare.
Con l’occasione è stata anche inaugurata la “Mostra Fotografica” di Vittorio Greco con 25 scatti in bianco e nero di altrettanti Torèt torinesi catturati dall’obiettivo dell’artista: resterà allestita in Libreria fino al 29 di Novembre.
Il recital si è concluso con un brindisi agli Autori, al Pubblico intervenuto e alla Libreria, però non con i bicchieri colmi d’acqua, ma pieni d’un frizzante e carezzevole al palato Moscato d’Asti doc.
Alla Libreria “Il Ponte sulla Dora” – ora lo sapete – potete trovare sia il libro “Torèt, le fontanelle verdi di Torino”, sia il magnetico “Armanach Piemontèis 2018″ da collezione, in tiratura limitata, edito da Monginevro Cultura (in partnership con Nòste Rèis e ANSMI).
Non fateveli scappare.
(Ufficio Stampa Monginevro Cultura)