CAPPELLANI MILITARI E PRETI-SOLDATO” | Incontro con Achille Maria Giachino  
“DOTTORESSE AL FRONTE” | Incontro con Umberto Bigi 

SALOTTO | Nel Piccolo Sal-8 di
Via Luserna 8, Torino | Sabato 27 Gennaio 2018 | ore 17.00
Appuntamento con Achille Maria Giachino, scrittore ed esperto di Storia Militare, Cappellani militari e preti-soldato nella Grande Guerra, e con Umberto Bigi, scrittore e ricercatore di Storia Militare, Dottoresse al fronte

Umberto Bigi e Achille Maria Giachino (Associazione Nazionale Sanità Militare Italiana) sono due esperti di storia militare, che ci intratterranno sul ruolo delle donne-medico e dei cappellani militari sulle linee del fronte ed in trincea durante la Grande Guerra.

I loro interventi sono tratti dai volumi “Della guerra e del ricordo” e “Dottoresse al fronte”, cui hanno fornito il loro prezioso contributo nella stesura.

Riportiamo qui di seguito un estratto delle loro Note biografiche.

UMBERTO BIGI

Classe 1948, ufficiale del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana. Nella vita civile è stato insegnante di matematica e fisica e addetto alla gestione logistica presso Telecom. Nell’ambito della Croce Rossa ha ricoperto diversi incarichi a livello dirigenziale e si è distinto per la sua attività durante i terremoti del Friuli, dell’Abruzzo e le alluvioni del Piemonte, tanto da meritare numerosi riconoscimenti e onorificenze, tra le quali quella di cavaliere O.M.R.I.
Ha organizzato numerose esercitazioni di Protezione Civile in Torino e provincia in collaborazione  con gli enti pubblici e le forze di polizia.
Attualmente è vice presidente della sezione A.N.S.M.I. di Verrua Savoia, segretario U.N.U.C.I. (Unione Nazionale Ufficiali in congedo d’Italia). Appassionato di storia militare del Piemonte tiene conferenze presso associazioni ed enti culturali di Torino e provincia in occasione di manifestazioni dedicate alla storia e all’architettura militare sabauda. Tra gli altri ha pubblicato uno studio riguardante le fortificazioni dello spartiacque Dora-Chisone.

ACHILLE MARIA GIACHINO

Ufficiale medico del Corpo  di Sanità e Veterinaria dell’Esercito, è cultore di storia della medicina militare e da molti anni dedica il suo tempo libero a studiare ed approfondire argomenti riguardanti il corpo sanitario degli eserciti di ogni epoca.

Al suo attivo ha circa un centinaio di saggi e contributi: tra le sue ultime opere la “Storia degli ospedali militari dalle origini all’unità d’Italia”, “Valetudinaria: gli ospedali delle legioni romane”, “L’ospedale militare Alessandro Riberi di Torino” e “Ospedali da campo nella Grande Guerra”. Ha recentemente curato e contribuito alla stesura del volume “Della Guerra e del ricordo”.

Presidente A.N.S.M.I. per il Piemonte e la Valle d’Aosta , fondatore dell’”Archivio Storico della Sanità Militare” e membro di numerose società accademiche italiane ed estere.

Questa raccolta di saggi, pubblicati dall’Associazione Nazionale della Sanità Militare di Torino e dall’Associazione di Ricerche Storiche “Pico Cavalieri” di Ferrara, si pone l’obiettivo di affrontare il tema della Grande Guerra da diversi punti di vista.

Si tratta nel complesso di undici contributi, redatti da autori di diversa formazione e provenienza: alcuni sono storici locali, altri appartengono al mondo accademico e scientifico. Il filo rosso che collega i saggi è l’interesse per aspetti finora poco indagati del conflitto; non si esamina la macrostoria degli eventi, ma si analizzano elementi che mirano ad allargare la conoscenza di ambiti storiografici ancora poco studiati.

Il nucleo portante della raccolta è dato da alcuni contributi che sono connessi alla storia della sanità militare e da saggi che prendono in esame alcuni gruppi significativi coinvolti nel conflitto quali i cappellani militari  ed i prigionieri di guerra. Viene inoltre trattato il tema dello sviluppo industriale in tempo di guerra nell’ottica di studiare il conflitto anche nei suoi aspetti logistici, tenendo conto che l’Italia aveva compiuto un gigantesco sforzo di ammodernamento e potenziamento delle proprie strutture assistenziali e organizzative.

Vi sono inoltre saggi dedicati al tema della propaganda bellica ed alle modifiche subite dalla lingua italiana durante il conflitto: si tratta di approfondimenti che si avvicinano alla storia della cultura e della mentalità che da tempo è stata applicata allo studio della Prima Guerra Mondiale. Vi è inoltre, per creare un legame con la storia locale, un contributo dedicato alla figura del patriota ferrarese Arturo Cassoli.

Il volume si conclude con un evocativo racconto di Nicola Persegati ambientato sullo sfondo della guerra alpina e delle sue suggestioni leggendarie.

Una raccolta di titoli che crea un percorso diversificato e denso di contenuti e riflessioni, quasi un’esplorazione di approfondimento su tematiche che, anche se non strettamente legate tra loro, aiutano a creare un’immagine più definita ed esaustiva della Grande Guerra.

Autori vari, a cura di Donato Bragatto e Enrico Trevisani
“Della Guerra e del ricordo. Saggi storici nel centenario della Grande Guerra”
Edizioni FR, Ferrara 2016
Formato cm 17×24, pagg. 204 
€ 15,00
per l’acquisto contattare: ansmi@sanitamilitare.it

Questo lavoro nasce da una piccola sfida: una fotografia della dottoressa Anna Dado Saffiotti in uniforme militare con gradi, stellette e nastrini ha destato la curiosità dell’autrice e dato adito ad una serie di discussioni da parte di buona parte degli esperti ai quali fu comunicata la notizia.
Possibile oppure no?

Durante la Grande Guerra le donne furono impiegate in tutto il mondo nelle più svariate attività sia nella vita civile, in sostituzione degli uomini mandati al fronte, sia nella vita militare con i ruoli più vari, dalle combattenti russe alle addette alla logistica americane e inglesi, alle infermiere. Furono però anche arruolate come medici nel personale direttivo della Croce Rossa Italiana e della Sanità Militare, inizialmente impiegate presso gli Ospedali territoriali ed in un secondo momento al fronte.
La prima risposta che la Branca ricevette da parte degli esperti fu: “impossibile: non vi furono donne con le stellette né durante la Prima né durante la Seconda Guerra Mondiale.” Poi, di fronte alle immagini ed ai documenti che l’autrice presentò, ci si rese conto che qualcosa di vero era emerso: vi furono effettivamente donne che vestirono il grigioverde e portarono le stellette.
Il volume, pubblicato a cura dell’A.N.S.M.I. (Associazione Nazionale della Sanità Militare Italiana) di Torino e curato dal cap. C.R.I. Massimo Cappone, è giunto dopo pochi mesi alla seconda edizione: addentrandosi in un campo totalmente inesplorato, illustra con dovizia di documenti e fotografie quale fu il ruolo delle donne medico arruolate quali ufficiali durante la Prima Guerra Mondiale e non mancherà di suscitare interesse non solo tra gli addetti ai lavori, ma anche tra i cultori della storia e della medicina.

Elena Branca
“Appunti di studio. Dottoresse al fronte? La C.R.I. e le donne medico nella Grande Guerra: Anna Dado Saffiotti e le altre”
Edizioni A.N.S.M.I., Torino 2016
ISBN:978-8894015928
€ 15,00
per l’acquisto contattare: ansmi@sanitamilitare.it

Redazionale

A volte la città offre delle opportunità davvero preziose per fare cultura. E per di più, gratis! Tra le tante (forse troppe?) chances d’alto livello offerte da decine di Associazioni Culturali del territorio, magari alla stessa ora e nello stesso giorno, talora diventa davvero difficile “scegliere” le chicche migliori. E come l’asino di Buridano, c’è chi – non sapendo scegliere – rinuncia alle une e alle altre, e magari rimane in casa a sonnecchiare. Buon per lui, per carità! Chi ha optato per l’appuntamento del 27 Gennaio nel Piccolo Sal-8 di Monginevro Cultura in Via Luserna 8, a Torino, non è stato certamente deluso. Un appuntamento gratuito, e soprattutto… gratificante! E sì, perchè il tema era davvero interessante, insolito e curioso. E quando i relatori sono anche degli amabili conversatori, eh be’, allora si può essere sicuri che la scelta sia quella vincente. I due Ospiti in Sal-8 del 27 Gennaio sono stati gli esperti di storia militare Achille Maria Giachino e Umberto Bigi, che hanno trattattato due aspetti poco conosciuti della Grande Guerra. Il ruolo coperto dai preti-soldato e dai cappellani militari e quello delle prime donne arruolate nell’Esercito Italiano, non con il “romantico” ruolo di vivandiere o di infermiere-crocerossine, ma in qualità di autentici ufficiali di Sanità, con competenze di medico e di farmacista. Ha fatto gli onori di casa Sergio Donna, in veste di presidente dell’Associazione ospitante “Monginevro Cutlura”. Un pomeriggio davvero di classe e qualità, in pieno stile “Monginevro Cultura”

(Ufficio Stampa Monginevro Cultura).

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