PRESENTAZIONE E RECITAL-CONCERTO dello chansonnier Beppe Novajra

EPIGRAFI
SUI PALAZZI DI TORINO

Personaggi illustri, curiosità, ricorrenze e avvenimenti
che hanno segnato cinque secoli di storia
di Sergio Donna
Fotografie di Roberto Montanaro
Prefazione di Bruno Gambarotta
Musiche di Giuseppe Novajra
Ël Torèt | Monginevro Cultura

INGRESSO LIBERO

Nulla di più suggestivo di un antico atelier di lavorazione del gesso, tra statue, busti, fregi e decori barocchi, tuttora realizzati da valenti artigiani con la stessa maestria e le stesse tecniche del passato, per la presentazione dell’ultimo libro di Sergio Donna, EPIGRAFI.

L’appuntamento, ad ingresso libero, è per venerdì 19 ottobre 2012, alle ore 21, nel Laboratorio artistico Montanaro, di Via Chambery 119 (in fondo al cortile, a destra), a Torino, ai confini con Grugliasco, dove la città si sposa con la campagna e ancora si respira la magica atmosfera delle antiche bòite torinesi del Novecento.

Un interessante e divertente recital per rivisitare, attraverso l’ascolto delle belle canzoni di un brillante chansonnier torinese, Beppe Novajra, e la lettura delle avvincenti pagine di un libro insolito, la storia di Torino dal Medioevo ai giorni nostri.

Le Epigrafi sui palazzi di Torino ci parlano e ci raccontano il nostro glorioso passato. Sergio Donna prende spunto dalle belle foto di Roberto Montanaro per approfondire il lapidario linguaggio delle targhe in marmo affisse sui palazzi della città.  Quelle lapidi ci possono incuriosire ed indurre a documentarci per conoscere in modo più esaustivo – anche attraverso la scoperta di rari aneddoti e particolari inediti – le vicende di personaggi noti o misconosciuti, padri della Patria, operai, santi, letterati, artisti, martiri della Resistenza e della Libertà, uomini e donne comuni, che in qualche modo hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia della nostra città e del nostro Paese.

Una presentazione insolita e divertente che saprà coinvolgere e affascinare gli intervenuti, con le parole e con la musica.

A Torino, le lapidi sono presenti a decine: solitamente le troviamo sulle facciate degli edifici aulici del centro; ma non mancano quelle più decentrate, e ce ne sono molte persino in periferia. Sono dedicate a personaggi che hanno dato lustro alla storia di Torino e d’Italia, oppure commemorano avvenimenti di grande portata storica. Le epigrafi di marmo (o le incisioni di bronzo) ci offrono in genere solo pochi elementi, ma fondamentali, per ricostruire i tratti delle grandi figure che hanno scritto la nostra storia. Sono iscrizioni “lapidarie”, appunto, perché una lapide deve soprattutto ricordare o commemorare.

Un’epigrafe, però, può anche incuriosire il passante, e indurlo a saperne di più di questo o quel personaggio, noto o misconosciuto, o a rispolverare la dinamica e l’intreccio di certi accadimenti, certamente studiati sui libri di storia, ma il cui ricordo si è spesso un po’ offuscato nella memoria.

Ciò che mi ha sempre colpito è che, proprio come nella natura del carattere dei Torinesi, queste lapidi non sono mai appariscenti, salvo qualche rara eccezione. In genere hanno un aspetto sobrio, discreto, e sembra che si mimetizzino con il composto colore degli intonaci delle facciate. Bisogna farci l’occhio per scoprirle, e spesso alzare la testa, perché non sempre sono a portata di sguardo. Ma nel loro insieme costituiscono una ricchezza che merita di essere valorizzata e divulgata

Sergio Donna

ASCOLTA LA CANZONE COMPOSTA DA BEPPE NOVAJRA, DEDICATA ALLA RAGAZZA DELLA COPERTINA DEL LIBRO, ILLUSTRATA DA ILARIA URBINATI

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GUARDA LE FOTO DELLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO, PRESSO L’ATELIER ARTISTICO MONTANARO

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