Giornata Nazionale del Dialetto e delle lingue locali
“IL PIEMONTESE”
con l’intervento di
Albina Malerba (Ca dë Studi Piemontèis)
Sergio Donna (Ass. Monginevro Cultura)
La Musica dei Parlapà
Gruppo di Danze popolari “La Contëssa ‘d Mirafior”
Un pomeriggio in compagnia di Storia, Cultura, Poesia e Musica del Piemonte
Piccola degustazione di prodotti tipici
Alla Venaria, un pomeriggio interamente dedicato alla Lingua Piemontese a cura della Pro Loco
Nell’accogliente Sala Comunale di Via Mensa, a due passi dalla Reggia, è stata celebrata la Giornata Nazionale del Dialetto e delle Lingue Locali, tra canti, letture di racconti e poesie in piemontese, e degustazioni di prodotti locali
Venerdì 17 e Sabato 18 Gennaio 2025 si è celebrata in tutta Italia la XII Edizione della “Giornata Nazionale del Dialetto e delle Lingue Locali”. Il programma delle celebrazioni è stato curato dalla Rete Nazionale delle Pro Loco, coordinate dall’UNPLI (Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia).
La giornata è stata istituita dall’UNPLI nel 2013 con l’intento di sensibilizzare le Istituzioni e le Comunità del Territorio alla tutela e valorizzazione dei patrimoni culturali e linguistici locali, in linea con le direttive dell’UNESCO, presso cui UNPLI è accreditata fin dal 2012, quale consulente del Comitato Intergovernativo previsto dalla Convenzioneper la Salvaguardia del Patrimonio Culturale e Linguistico Immateriale.
Dopo una secolare politica di disinteresse e di emarginazione da parte delle Istituzioni e della Cultura dominante nei confronti delle Lingue locali, nella strabica convinzione che i Dialetti e le Lingue regionali potessero contaminare la purezza della Lingua nazionale (convinzione spinta al punto da inibirne l’uso in pubblico e da sconsigliarne la pratica persino in famiglia, con l’effetto deleterio di averle portate – in taluni casi – quasi all’estinzione), fortunatamente ora molti uomini di cultura, intellettuali, docenti, ecc. hanno cominciato a ricredersi, e a condannare questo atteggiamento scellerato protrattosi per troppo tempo, impegnandosi a rimediare almeno in parte ai danni causati da una visione distorta della realtà, e riconoscendo finalmente alle parlate locali la meritata valenza culturale e letteraria, espressione di un linguaggio diretto, schietto ed efficace.
L’UNESCO ha recentemente censito in Italia almeno 30 Lingue parlate, oltre all’Italiano, tra Lingue regionali, Lingue minoritarie. Le più diffuse sono il Veneto , il Napoletano, il Friulano, il Piemontese, il Sardo, il Lombardo, l’Emiliano ed il Romagnolo, il Siciliano e il Ligure, Lingue regionali che a loro volta presentano varianti dialettali anche molto variegate, a seconda delle zone.
Dal canto suo, in una recente analisi, l’ ISTAT rileva che soltanto il 45% degli Italiani usa esclusivamente la Lingua nazionale. Il 32,2% parla correntemente, a seconda delle circostanze, sia l’Italiano che la propria Lingua regionale o il proprio Dialetto: mentre il 14% della popolazione parla quasi soltanto in Dialetto.
Anche quest’anno, come è ormai consuetudine, la Pro Loco di Altessano Venaria Reale non ha perso l’occasione di celebrare questa ricorrenza, con una fitta scaletta di incontri di intrattenimenti tenutisi nella giornata di Sabato 18 Gennaio 2024.
All’incontro sono intervenuti:
Albina Malerba(Ca dë Studi Piemontèis), Sergio Donna (Monginevro Cultura), Patrizia Chiesa e Raffaello Emaldi (Nòstre Rèis), il Gruppo di Danze Popolari La Contëssa ‘d Mirafior e sò séguit, e il Gruppo Musicale “Parlapà”.
Il gioioso pomeriggio si è snodato tra danze popolari piemontesi, esecuzioni di brani musicali tradizionali, letture di poesie e racconti in Lingua piemontese, all’insegna di una cultura regionale celebrata con orgoglio a 360 gradi. Sono inoltre intervenuti il Vice Sindaco Gianpaolo Cerrini ed altri esponenti della Giunta Comunale di Venaria.
Il successo di questo evento è stato confermato dalla partecipazione di un folto pubblico, al limite della capienza dell’accogliente Sala Gino Vanzi di Via Mensa, la “Contrà Granda dla Venerìa”: tutti convinti che le Lingue locali rappresentano un patrimonio culturale che impreziosisce quel mosaico di idiomi, variegato e colorato, che costituisce una unicità, un valore aggiunto, e una primizia esclusiva del panorama idiomatico del nostro Paese.
Al termine, si è tenuta una conviviale “marenda sinòira” con l’immancabile degustazione di “pan, bur e anciove”, per non dimenticare che gli autentici abitanti di Venaria erano chiamati i “bërlica anciove”. Lo “stranòm” risale al Settecento e ricorda gli scambi commerciali tra Venaria (“La Venerìa”) e Nizza Marittima (“Nissa dël Mar”, per distinguerla dall’altra Nizza, quella del Monferrato, detta “Nissa dla Paja”): broccati e preziosi tessuti in seta in direzione del mare, e acciughe e sale dal mare verso la Venaria. Le acciughe arrivavano alla Venaria, e di qui venivano smistate nei vari mercati del Piemonte. E gli “smistatori” erano gli abitanti del luogo, i “bërlica anciove”, per l’appunto.
Un plauso a Bruno Lanteri, presentatore dell’Evento e maestro di cerimonie, e a Macario Claudio, presidente della Pro Loco, per il loro prezioso contributo e impegno nella difesa della Lingua piemontese e delle tradizioni del territorio.
(Uff. Stampa Monginevro Cultura)
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