SGNORETE & Lusariòle

Libellule & Lucciole

Sabato 8 agosto 2015
Viù (To)
ore 17.00 | Ingresso Libero
Caffè Rocciamelone
Via XXIV Maggio, 6

RECITAL
con Sergio Donna, Giuseppe Novajra
& Milo Julini

POESIE, CANZONI & CHIACCHIERE IN PIEMONTESE

Il recital Sgnorete e lusariòle (Libellule e lucciole) è tratto dall’omonima raccolta di poesie e can-zoni, a cura di Ël Torèt | Monginevro Cultura, selfpublishing, Torino, 2015: le poesie sono di Sergio Donna e le canzoni di Bruno Baudissone e Giuseppe Novajra. Le illustrazioni sono di Dorella Gigliotti.

Già il titolo del volumetto dà l’indicazione di un qualcosa di fresco, vivo, gioioso, con tanti colori lucenti. E il libro, come il recital, tengono fede alla parola data.

È un “ricamo” di canzoni e di poesie per ricordare che non tutto nella vita è solo una cosa da prendere sul ridere, ma c’è anche il male, la cattiveria, la violenza. Le liriche su temi più seri e grevi, come “8 dë Stèmber 1943 | 8 Settembre 1943” o “Ant ël canton pì creus | Nell’angolo più profondo”, si mescolano, nel ricamo, proprio come nella vita, con i divertissements ingegnosi delle belle filastrocche, che Sergio Donna sa trarre dai vecchi ricordi di ragazzo, rinnovandole con parole nuove, come “Lumassa, lumassòla | Lumaca, lumachina” o “Dindalan”. Oppure scrivendone altre ex-novo, su temi più attuali, come “Aviaria” e “Dësgagia filèt tributari | Scioglilingua tributario”. Un mosaico di rime e di note per farti pensare senza annoiare, e che più spesso ti rallegra e ti ricrea, per quello stile particolare che resta garbato, anche quando Sergio Donna scrive versi più ironici e scherzosi.

Le poesie in lingua piemontese sono trentaquattro, di cui dodici sono state musicate da Giuseppe Novajra e quattro da Bruno Baudissone: sul libro sono pubblicati tutti gli spartiti. Tutte le poesie sono proposte anche nella versione italiana: pur restando fedeli ai testi in lingua piemontese, quelle in italiano possono essere considerate a tutti gli effetti delle liriche a sé, non meno prive di fascino e di originalità.

Il recital ripercorre con letture e canzoni il contenuto del libro. Un’occasione per condividere con l’ascolto delle poesie e della musica, le emozioni degli autori dei testi e delle musiche, emozioni di cui, con intensa empatia, essi ci fanno partecipi.

Uff. Stampa Monginevro Cultura

Libellule e lucciole sulle radure e sui boschi di Viù

Ad iniziativa della Città di Viù, della Pro Loco di Viù e dell’Associazione Monginevro Cultura di Torino, l’8 agosto 2015, è stato presentato con successo nell’ameno borgo alpino di Viù (Valli di Lanzo, Alpi Graie) l’ultimo libro di Sergio Donna.

Un titolo suggestivo, dai toni romantici, “Sgnorete e Lusariòle” (Libellule e Lucciole)  per una piacevole raccolta di poesie e di canzoni in piemontese. I testi sono dell’autore dei versi, mentre gli spartiti sono dei compositori Bruno Baudissone  e Giuseppe Novajra.

La prefazione è del piemontesista Sergio Notario. Le incantevoli illustrazioni, e la copertina, sono dell’artista Dorella Gigliotti.

Per la presentazione di quest’opera è stato scelto un accogliente e amichevole contesto, quello della saletta del Caffé Rocciamelone, nella centrale Piazza XXIV Maggio, di Viù. E’ stato proprio qui, di fronte a un pubblico attento e divertito di residenti e di villeggianti, che si è tenuto il recital Sgnorete e Lusariòle, un intrigante spettacolo che ha tratto il titolo da quello del libro per ricalcare – attraverso le piacevoli e delicate poesie di Sergio Donna e le orecchiabili e creative canzoni di Novajra – due secoli di cultura e di storia del Piemonte.

Lo scrittore Milo Julini ha condotto l’incontro, integrando, con interessanti aneddoti e curiosi riferimenti storici, il fil rouge del recital, che si è caratterizzato per un ritmo costantemente brillante.
Erano presenti il sindaco di Viù, Daniela Majrano; l’assessore alla cultura, Alberto Guerci, che ha fatto gli onori di casa; Pino Carbone, Presidente della Pro Loco di Viù, e tanti altri intervenuti, che hanno gremito il locale ed applaudito i due ospiti torinesi.

E’ seguito un buffet-aperitivo offerto dal Comune di Viù e dalle gentili titolari dello storico locale che ha accolto lo spettacolo.

Iniziative come queste gratificano l’anima, scaldano i cuori e consolidano i legami con la storia, la lingua e la cultura – così variegata e al tempo stesso unica e preziosa – del nostro vecchio Piemonte, dai quartieri di Torino ai paesi di provincia, dalle Langhe ai piccoli villaggi delle nostre Vallate alpine, dalle campagne fino ai laghi e alle più alte vette.

(Redazionale a cura dell’Ufficio Stampa di Monginevro Cultura)

La fotogallery dell’evento

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