Da un’idea di Sergio Notario.
Con l’intervento di Sergio Donna e gli stacchi musicali di Giuseppe Novajra.

La poetica di Nino Costa e la musicalità dei suoi versi riproposta con le letture di Sergio Notario (docente di lingua e letteratura piemontese), di Sergio Donna (poeta e scrittore piemontese) e con le canzoni dello chansonnier Beppe Novajra.

Un pomeriggio di musica e poesia per ricordare il poeta Nino Costa, il “cantore di Torino”, in occasione dell’anniversario dei settant’anni dalla sua morte.

In collaborazione con Ass. Cultura e Società (Sala Conferenze Cultura & Società, Via Vigone 52, Torino, o altra location alternativa).

“Abbiamo pensato di inserire ne la Festa ‘d Turin il ricordo di Nino Costa, grande poeta e scrittore in lingua piemontese, perché, fra pochi giorni, e precisamente il 5 novembre, saranno 70 anni dalla sua prematura morte, avvenuta il 5 novembre del 1945.

L’intento è di fare una panoramica della sua produzione poetica, inserendola nel contesto della Torino nella quale lui è nato e  ha vissuto per buona parte dei suoi anni (tranne brevi parentesi, per motivi di studio o di lavoro, nel Cuneese e nel  Monferrato, dove conobbe la moglie e dove morì la madre; abitò pure a Grenoble ed a Parigi (Nino Costa ha scritto anche poesie in francese firmate Jean Kosta, con la K).

Dicevo che l’intenzione è di calare la sua produzione poetica  nel contesto della sua Torino, una Torino che negli anni in cui visse e scrisse ebbe dei grandi cambiamenti, legati anche ai mutamenti avvenuti nel più ampio contesto italiano”.

Sergio Notario

Un inconsueto viaggio nella poesia di Nino Costa, rivisitando i suoi versi e la parallela storia della sua Torino e del suo Piemonte.

Un pomeriggio che si prospetta avvincente e suggestivo, tra rime e ricordi, letture di poesia autentica e interessante prosa.

Sergio Donna

Il reportage dell’incontro

Il 30 Ottobre 2015, Nino Costa rievocato da Notario, Donna e Novajra, nella Saletta Incrontri del Centro Studi di Via Vigone 52.
Un pomeriggio di canzoni, letture e poesia a cura di “Monginevro Cultura” e “Cultura & Società”.

Nino Costa, il cantore per antonomasia di Torino, è stato brillantemente e ampiamente rievocato dal trio Notario-Donna-Novajra a 70 dalla scomparsa, a Cultura e Società (nell’ambito del progetto “Festa ‘d Turin”: incontro svoltosi in collaborazione tra il Centro Studi Cultura e Società e l’Associazione Monginevro Cultura)
Tre personaggi tra loro molto diversi (Sergio Notario – l’ideatore e coordinatore delle serata, Sergio Donna e Giuseppe Novajra), per ricordare Nino Costa. Un professore, uno scrittore-poeta, ed uno chansonnier. Tre personalità marcate e distinte, eppure perfettamente integrate tra loro. 
Ne è venuto fuori un pomeriggio davvero speciale. Letture, immagini, canzoni per ricordare e far conoscere uno dei fari della Letteratura Novecentesca piemontese. Un’ora e mezza d’intensa poesia, in un piemontese sempre fresco, anche se ricco di termini ormai rari, e forse desueti, eppure così intuitivi, pregni di sostanza e di significati, di sfumature di senso che non sempre hanno un corrispondente nella lingua italiana, e che rendono il verso più lindo, musicale, ed espressivo.
Tutta la produzione di Nino Costa è stata rievocata: da Mamina degli Anni Dieci (“Na Mamina” era lo pseudonomo con cui Costa pubblicava le sue prime liriche sul mitico giornale satirico ‘L Birichin (alcune rare copie d’poca della rivista sono state fatte girare in sala, catturando la curiosità e l’incanto degli intervenuti), da Mamina, si diceva, a Sal e pèiver; da Sal e pèiver a Brassabòsch, e via via fino a Fruta madura; poi a Ròba Nòstra (la risposta polemica ma silenziosa alle critiche dei Brandé di Pinin Pacòt, che avevano giudicato demodé la poetica del Poeta); per giungere, infine, alla raccolta, patetica e struggente, di Tempesta, in cui Costa canta le atrocità della guerra e piange il figlio Mario, partigiano, caduto in alta Val Chisone, e sepolto a la Ruà, frazione di Pragelato.
Il tutto articolato con le puntuali letture saggistiche e critiche di Notario, e punteggiato dalle belle canzoni di Beppe Novajra. Declamatore, Sergio Donna, una voce che il pubblico ha apprezzato, per il calore, il colore, e timbro, ideale per le letture delle poesie di Costa.
Applausi per il trio ad ogni declamazione, esecuzione musicale, commento critico o storico.
Niente da dire, un bel modo di riempire un pomeriggio, in attesa della incipiente serata.

LA GALLERY FOTOGRAFICA

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