C’era una volta il vapore | Marcinelle • Storia Viva
Sala Conferenze Cultura & Società
Via Vigone 52, Torino | Martedì 24 Maggio 2016, a partire dalle ore 20.30

Una serata articolata su due interessanti contributi, legati da un unico tema: L’emigrazione italiana nel mondo.

★★★

“Ricordando Marcinelle e Cozzo Disi”, è a cura di Piercarlo Musso: l’iniziativa è organizzata dal Centro Studi Cultura e Società.

Questo il Programma:
Martedì 24/05/2016 ore 20:30
Inaugurazione Mostra “Vita e morte nelle miniere”

La mostra, curata da Piercarlo Musso intende ricordare due grandi tragedie minerarie: Cozzo Disi (4 Luglio 1916) e Marcinelle (8 Agosto 1956)
Lavorare in miniera vuol dire fatica e morte; nelle viscere della terra si moriva, e si muore ancora, cercando di estrarre carbone, zolfo e altri minerali.
La zolfara Cozzo Disi e la miniera di carbone di Marcinelle hanno sconvolto la vita di molte famiglie, di molte mogli e di molti figli seminando la morte tra i minatori che nelle loro gallerie lavoravano.
Ricordare gli 89 zolfatari morti a Cozzo Disi vuol anche dire non dimenticare i “carusi”, quei ragazzi che, quasi nudi, lavoravano nelle zolfatare della Sicilia, fatti schiavi dal bisogno.
Rammentare i 136 minatori italiani morti a Marcinelle significa commemorare i molti italiani emigrati che partiti in cerca di un lavoro per sopravvivere, trovavano invece la morte, degli infortuni spesso gravemente invalidanti o la silicosi.
La tragedia di Marcinelle è la più grande della storia dell’emigrazione italiana dopo quella avvenuta negli Stati Uniti, a Monongah, nel 1907 dove morirono 171 compatrioti.

La mostra vuol rendere omaggio, con foto d’epoca, riproduzione di dipinti, poesie, racconti, saggi, articoli e testi di canzoni, a quelle persone che hanno passato la loro vita in quelle bolge, quasi infernali, che sono le miniere.

Quadri di: Croce Armonia, Nino Garajo, Renato Guttuso, Francesco Lo Porta, Angela Melfa, Onofrio Tommaselli, Dino Vaccaro, Salvatore Vitale,

☆ Poesie di: Ignazio Buttitta, Pino Canta, Carmela D’Amato, Placido D’Orto, Alessio Di Giovanni, Alfredo Rutella, Giuseppe Tontodonati,

☆ Racconti di: Andrea Camilleri, Guy De Maupassant, Eugenio Giannone, Louise Hamilton Caico, Carlo Levi, Guido Piovene, Luigi Pirandello, Adolfo Rossi, Leonardo Sciascia, Giovanni Verga, Pino Vicari, Gaston Vuillier, Emile Zola

☆ Saggi di: Salvatore Agrillo, Mario Cassetti, Marina Castiglione, Gustavo Chiesi, Napoleone Colajanni, Iride Peis Concas, Paolo Di Stefano, Giuseppe Fava, Renato Malta, Sir Thomas Oliver, Giuseppe Pitrè, Vittorio Savorini, Rosario Spampinato;

☆ Articoli di: Dino Buzzati, Claudio Giua, Igor Man, Orazio Pedrazzi,

☆ Testi canzoni di: Kalascima, Felice Rindone, Terra e Anima,

La mostra rimarrà aperta sino al 20 giugno, durante la programmazione del Centro Studi Cultura e Società:

· Martedì 24/05/2016 ore 20:30-23:00
· Sabato 28/05/2016 ore 15:30-18:00
· Sabato 28/05/2016 ore 18:00-20:00
· Martedì 31/05/2016 ore 21:00-23:00
· Martedì 07/06/2016 ore 21:00-23:00
· Lunedì 20/06/2016 ore 20:30-23:00

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L’altra parte della serata, a cura di Monginevro Cultura, in collaborazione di Cultura e Società, è dedicata al tema dell’emigrazione piemontese verso il resto del mondo:
saranno presentati due volumi:

“Alessandrini nella Pampa”
e “Canavesani in Argentina e nel mondo”,

con l’intervento dell’autore, lo storico e scrittore Giancarlo Libert.

Intermezzi musicali dello chansonnier Giuseppe Novajra.

Una serata sui drammi e sulle tragedie delle emigrazioni dei Piemontesi di fine Ottocento e dei primi decenni del Novecento verso il Sud del mondo e verso i più industrializzati Paesi europei, in cerca di una Fortuna che spesso ha loro girato spietatamente lo sguardo.

EDITORIALE DELLA SERATA:

Profumo di zagare siciliane, ma anche acre odore di zolfo e di grisou, nella serata del 24 Maggio 2016 organizzata da Cultura e Società, dedicata alla rievocazione della dura vita di miniera nelle solfatare sicialiane, nonché ai flussi migratori verso paesi stranieri, da parte di migliaia di italiani nel corso del Novecento, che salparono su decine di motonavi a vapore verso un mondo lontano.
Alle 20.30 è stata inaugurata la Mostra “Vita e Morte nelle miniere”, per ricordare due grandi tragedie minerarie: quella di Cozzo Risi (Ag), avvenuta il 4 Luglio 1916, e quella di Marcinelle, in Belgio, avvenuta l’8 Agosto del ’56.
Era presente una folta delegazione di autorità intervenute appositamente dalla storica area mineraria agrigentina da cui veniva estratto oltre il 90% dello zolfo mondiale.
Il presidente di Cultura e Società, Ernesto Vidotto, ha consegnato agli ospiti siciliani doni di benvenuto a ricordo.
Con la sapiente conduzione di Piercarlo Musso, e le emozionanti letture di Cristina Codazza, Paulette Ducrè e Pina Meloni Lentini, è stato rievocato il duro clima di fatica e di morte vissuto da diverse generazioni di italiani nelle miniere d’Italia e all’estero.
La seconda parte della serata, curata da Monginevro Cultura, è stata animata dall’intervento di Giancarlo Libert (con stacchi musicali di Beppe Novajra), appassionato ricercatore storico dei flussi migratori dal Piemonte verso i vari paesi europei e d’Oltremare. In particolare, è stato presentato il suo dodicesimo volume sul tema delle migrazioni piemontesi, “Alessandrini nel mondo”, per ricordare la corrente migratoria di una folta comunità alessandrina in Argentina. Aneddoti, storie di successi, di scalate sociali, d’imprenditoria, ma anche di fatica, di delusioni, di sfruttamenti, di tragedie, e di amari ritorni in patria. Ma chi è rimasto, e sono i più, ha comunque tenacemente mantenuto solidissimi legami con il vecchio Piemonte, continuando a parlare la lingua dei propri avi, e a salutare con lo stesso “Cerea!”.

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